L’utilizzo dei canali digitali nel marketing non richiede soltanto l’acquisizione di nuove caapcità, ma presuppone un vero e proprio cambio di paradigma nelle aziende. Cambia l'obiettivo: se nel mondo analogico la priorità del marketing era quella di individuare un target da servire con una proposta ad hoc, nel mondo on line quello che conta di più è la capacità di offrire un ambiente ricco di contenuti e di valore, capace di attirare e coinvolgere clienti attuali e potenziali, fornitori e tutti gli altri soggetti rilevanti. Ciò presuppone che l’azienda investa nella capacità di proporre una sua presenza diffusa, multi e “omni” canale, aperta e interattiva, impegnandosi costantemente nel coltivare le relazioni e le interazioni. Come si fa? Un buon punto di partenza può essere leggere la nuova edizione di Marketing Digitale che ho scritto con Alessandra Poggiani :-)
Questa presentazione è quella che ho usato per gli studenti del corso "Marketing Innovazione e Sostenibilità" ed è a loro disposizione per l'esame.
A settembre, con gli amici di InnovAction Lab ho fatto un viaggio nell'ecosistema startup di New York (la cosiddetta Silicon Alley). Con oltre venticinque tra incontri e visite, siamo riusciti a farci un'idea piuttosto realistica di quale sia la situazione in quella parte della east coast. Torniamo entusiasti, ma un po' preoccupati per la distanza che ancora ci separa dal resto del mondo. Abbiamo capito, anche grazie ai nostri precedenti viaggi (Silicon Valley Study Tour, Israele e Singapore), che la formula per creare il sistema delle startup è sempre la stessa e più che collaudata: a) un primo passo da parte delle istituzioni pubbliche, che devono dimostrare - nei fatti - di aver dato priorità al tema della imprenditorialità innovativa; b) una costante valorizzazione dei talenti (soprattuto quelli universitari) che induca i giovani a darsi da fare con ottimismo; c) spazi attrezzati per lavorare e fare networking; d) un politica che favorisca l'attrazione dei fondi di Venture Capital. Anche paesi meno blasonati degli USA la stanno applicando con successo (pensiamo al Cile o alla Polonia). E noi?
Ecco dal Corriere Innovazione l'ultima puntata del diario, in fondo al mio articolo trovate i link alle puntate precedenti..
Sul blog di StartupItalia! propongo una mia formula per favorire la nascita di un ecosistema per le startup nel Lazio... I capisaldi sono la diversità e l'istruzione, da combinare ricordando quello che avveniva a Firenze alla fine del xv secolo...
Si è conclusa l'edizione 2013 del BCFN YES! E' stato difficile e molto emozionante individuare il vincitore. Alla fine abbiamo deciso (all'unanimità) che il miglior progetto era quello presentato da un team del Bangladesh capitanato da Makame Mahmud della University of Dhaka. La sua idea è quella di riorganizzare il commercio e il consumo di cibo negli slum del mondo, rendendo il sistema più sostenibile in termini economici, sociali e ambientali.
Emozionante finale di InnovAction Lab 2013 al palazzo dei congressi di Roma. I team vincitori sono:
1° Leevia
2° Wallet Saver
3° Makoo
ancora una volta i nostri giovani hanno mostrato alle oltre 1000 persone venute ad ascoltarli che con l'impegno possono arrivare dove vogliono. In particolare i finalisti andranno a Singapore e in Israele per lo study tour che gli abbiamo offerto.
Le riviste e i quotidiani si leggono di più degli ebook; gli uomini sono più inclini delle donne a scegliere la forma digitale; ma le donne leggono con maggiore frequenza. E poi ci sono gli studenti universitari che deludono le aspettative, scegliendo in generale la lettura dei libri in formato digitale meno dei loro coetanei con un titolo di studio inferiore o dei laureati. Sono questi alcuni degli elementi emersi dalla ricerca Leggodigitale, presentata il 6 agosto nell'ambito della rassegna Capalbio Libri, in collaborazione con Cubolibri, lo store di Telecom Italia. Ho discusso sulle tendenze che stanno rivoluzionando il modo di leggere degli italiani con Sebastiano Maffettone (Luiss), Salvo Mizzi (Telecom Italia), Costanza Nosi (Roma Tre), Selena Pellegrini e Davide Albeggiani, assieme al pubblico di piazza Magenta.
In allegato i risultati della ricerca condotta insieme a Costanza Nosi
Si sa che il successo non è una regola. e quando si parla di innovazione il rischio di fare un buco nell'acqua è tutt'altro che remoto. Quello che serve è un bel po' di autocritica, ad evitare che l'entusiasmo per un'idea, troppo a lungo protratto, possa renderci miopi e poco proopensi a cambiare strada. Ecco allora che la prima regola è proprio quella di anticipare quanto prima le valutazioni di mercato. Nell'intervento che ho tenuto al CNR il 24 maggio 2012 ho proposto 6 domande alle quali è bene rispondere prima di mettere in atto la propria idea di business (nel pdf la mia presentazione).
Sul tema potete anche ascoltare l'intervista che ho rilasciato a Wind Business Factor (prima parte e seconda parte)
Quello delle mobile application (apps) è un tema di cui fino a pochissimi anni fa solo gli esperti delle ICT s’interessavano, oggi invece, grazie al contributo di migliaia di sviluppatori – free lance, aziende o semplici appassionati - in tutto il mondo è nato un nuovo ecosistema virtuale, che sembra ricalcare molto da vicino il mondo di internet nella sua fase iniziale (quella del cosiddetto far web). Con Eliabetta Ascione di Nokia ho pubblicato un manuale (edito da Mc Graw Hill) che racconta questo affascinante settore dell'economia.